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A Roma servirebbe un sindaco a
tempo pieno Qualsiasi
ufficio pubblico, meriterebbe per essere credibile nelle sue funzioni un
personale amministrativo al di sopra di ogni sospetto. Dispiace molto per il
sindaco Marino, ma nel mezzo di uno scandalo gravissimo che riguardava la
città, la sua stessa situazione appariva talmente compromessa da far si che
il suo stesso partito gli chiedesse di dimettersi. Marino è poi stato
prosciolto dalle accuse e ci fa piacere, ma la città non avrebbe potuto
permettersi di passare altri mesi nelle condizioni in cui era con il sindaco
intento a cercare fra le sue ricevute per difendersi. Si può pensare ad una
legge per la quale la magistratura non possa perseguire un pubblico
amministratore nel corso del suo mandato, ma se la magistratura esercita le
sue prerogative proprio per assodare l’operato dell’amministratore una volta
in carica, essa svolge un ruolo imprescindibile di salute pubblica. E’
davvero singolare che così come il Pd si fosse reso conto pressochè
immediatamente dell’insostenibilità del sindaco espresso dal suo elettorato,
il movimento 5 stelle che pure aveva codici di trasparenza, integrità
assoluta e di virtù esemplare, non sembri voler accettere la situazione in
cui si deve districare il sindaco Raggi. Eppure la casistica e le indagini
che riguardano il sindaco Raggi sono molto più inquietanti di quelle che pure
costrinsero alle dimissioni Marino. Per una città come Roma messa in
ginocchio dai danni causati dalle commistioni fra politica, affari e
malavita, la sola idea che anche il nuovo sindaco possa essere impigliato in
una qualche forma illecita, dovrebbe essere qualcosa di insopportabile e non
per le opposizioni in Campidoglio, ma per lo stesso partito di maggioranza
relativa. Siamo convinti ovviamente, sulla base della presunzione di
innocenza, che il sindaco sia sereno e con la coscienza a posto, come non
manca di dire in ogni occasione, visto che oramai le uniche domande che la
stampa le può fare è come si senta a fronte di tali capi di imputazione. Il
problema oramai non è nemmeno se il sindaco Raggi possa svolgere il suo
lavoro in queste condizioni straordinarie. Piuttosto, se riesca, fra giudici
avvocati e telefonate a Grillo, il tempo per poterlo svolgere. Roma, 3
febbraio 2017 |
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